giovedì 27 settembre 2012

Ferie?

Quasi non mi sembra vero, una settimana intera a casa! Cosa mi esalto a fare, che tra 16 giorni andrò ad ingrossare le file di chi manda in giro curriculum sperando nella buona sorte? Non lo so, sarà l'ingenuità della gioventù. Ah, l'ironia, mia ancora di salvezza. :)
In ogni caso, cerchiamo di combattere questi tempi grami con la filosofia dell'ottimismo e della consapevolezza
Ho già in mente un paio di obiettivi da perseguire in questo periodo a casa, ma ne parlerò più avanti. 
Per ora posso dirvi che ieri mi sono scoperta caduca, come se non bastasse lo scricchiolio delle ginocchia ogni volta che mi accuccio. Guardo lo specchietto retrovisore della macchina ed eccola lì, verticale, sottile ma presente. In mezzo alle sopracciglia, silenziosa.
La mia prima ruga.
Ora dovrò andare allo sbaraglio in mezzo alle varie creme Q10/olio di argan/olio di rosa mosqueta/potenza chimica del principio attivo della plastica. Mah. 
Comunque, Madre Natura, sei stata piuttosto affrettata! 

Per il momento vi posto i progressi fatti con il mio Calendario dell'Avvento, di cui inizio piano piano a vedere la fine! Sto facendo un po' di malanni con il mio smartphone, che credo sia più smart di me. 
Questo è il link, ho provato a creare un account su Instagram.

Ora devo concentrarmi su cosa preparare a papà per pranzo. Ho del petto di pollo, scaloppine?


 

giovedì 20 settembre 2012

Inizia il countdown

Perché il conto alla rovescia? Perchè tra meno di un mese devo consegnare la tesi, se voglio laurearmi nella sessione autunnale. 
E voglio farlo. Sono in tesi da un anno ormai, con alti e bassi. Dopo aver mancato la prima sessione che mi ero prefissata, lo scorso marzo, ho avuto un periodo in cui non potevo nemmeno aprire word senza essere presa da ansia e preoccupazioni. 
Ora però ce la devo fare. Voglio chiudere il 2012 con la testa libera. 
Tra meno di un mese sarò a casa full time poi, niente più ufficio quest'inverno. 
La filosofia à la Pollyanna mi impone di pensare che c'è un lato positivo, ed è il poter ricominciare da zero, ricominciare da me senza impegni e legami che non siano quelli che voglio io. Mah. 
Intanto vediamo di portare a casa le ultime pagine, e poi si vedrà.

Nel prossimo post vi porterò i progressi del Calendario dell'Avvento, mia fonte di sanità mentale tra la tesi e il lavoro. :) 

domenica 16 settembre 2012

Tirando le somme

Della settimana appena trascorsa, che è successo? 
1. Sono stata invitata ad un matrimonio, tra 15 giorni! Oddio, a dire il vero mi hanno invitata 10 giorni fa, gli sposi hanno deciso il tutto da poco, e io non vedo l'ora! I preparativi fervono, manca ancora il regalo e metà della mise del Biondo. Per un uomo però è più facile, non trovate? Al massimo la scelta è su che nodo fare alla cravatta: il Windsor, il mezzo Windsor o il nodo incrociato? 
Io ho trovato quasi tutta la mia mise, mi manca solo la borsa. Ho scelto questo vestito della Pennyblack, con il relativo giacchino. E' più beige di quanto non risulti dalle foto, lo sfondo bianco non aiuta.


Le scarpe sono delle semplici spuntate beige scamosciate della Geox, che avevo comprato due anni fa e che per fortuna riesco ad abbinare. La Pennyblack è un'ottima casa, però è decisamente un altro mondo rispetto ai miei soliti completi Benetton/H&M/Zara Basics. Nella stessa occasione ho provato un vestito in lana da giorno, un bel tubino accollato senza maniche, per la gioiosa cifra di 327€. Sigh. 
Ah, ecco le scarpe:

 Ora manca la borsa. Non so se continuare con il beige o "osare" con un bel blu, richiamato nei dettaglini della giacca. 

2. Sono arrivati i colori presi su ebay! La venditrice aveva indicato nell'asta che avrebbe spedito dopo 7 giorni lavorativi, ma non immaginavo che una raccomandata potesse impiegare una settimana ad arrivare. Sigh. Comunque sono soddisfatta, con 15 euro spedizione inclusa ho acquistato 25 matassine in perfette condizioni, in modo in ogni caso più conveniente rispetto all'offerta DMC iniziata dopo (ho pagato ogni matassina 41 centesimi, su Casa Cenina il costo è di 2:3 = 0,667 più le spese di spedizione). Ad essere sincera mi piace molto Casa Cenina, lo trovo un sito ricco e ben fatto, e anche il loro stand alla fiera Abilmente l'anno scorso mi è parso serio e con persone competenti. Il sistema dei costi può valere fino ad un certo punto, dipende dalle opinioni delle persone, da come si valuta la fedeltà ad un venditore.

3. Ho trovato la citazione da inserire all'inizio della tesi, evvia! Ora sorge un altro dubbio: devo dedicarla a qualcuno? Temo sia banale e scontato, più che altro.

4. Procede il Calendario dell'Avvento, qui gli ultimi sviluppi:
Ho dovuto eliminare il "21" perché mi sono accorta di averlo ricamato nella posizione sbagliata. Ora devo terminare il Babbo Natale, il tronco sui cui è seduto e la lanterna che gli fa luce. Poi mi mancherà il bordo di ghiaccio e potrò passare ai numeretti e al punto scritto, che ho tenuto per ultimo. Un po' mi preoccupa, ho sbagliato a tenerlo alla fine?
Spero di poter concentrarmi presto anche sul SAL, ma inizio a vedere un senso in questo Calendario, mi spiace lasciarlo da parte.

martedì 11 settembre 2012

L'abitudine dell'inizio

Il titolo del post richiama quello di Leo Babauta di Zen Habits, un blog che leggo spesso. The Habit of Starting è l'ultimo post che ha pubblicato. 
The biggest reason people fail at creating and sticking to new habits is that they don’t keep doing it.
Il motivo principale per cui le persone falliscono nel creare e mantenere nuove abitudini è che non continuano a farle. 

Sembra una stupidata, la scoperta dell'acqua calda, però è vero. 
When you look at it this way, the key to forming a habit is not how much you do of the habit each day (exercise for 30 minutes, write 1,000 words, etc.), but whether you do it at all. So the key is just getting started.
Se guardi la questione in questo modo, la chiave per formare un'abitudine non è quanto fai ogni giorno (esercizio fisico per 30 minuti, scrivere 1000 parole), ma se lo fai o no. Quindi la chiave è iniziare
Ricevo gli aggiornamenti del blog Zen Habits per email, e leggere il post di oggi mi ha colpito.  Causa raffreddore, causa stanchezza, causa la scadenza della tesi sempre più vicina, causa pigrizia soprattutto, era da un po' che trascuravo il mio allenamento di camminata-corsa. 
 
Per Babauta la soluzione è rendere la nostra abitudine il più semplice e facile possibile. Ci si concentra sull'iniziare, non sulla durata. L'ideale è preparare il necessario in anticipo, così al momento di iniziare non ci sono barriere. L'azione da portare avanti dev'essere qualcosa da poter fare dove ci si trva, senza dover guidare per andare da una parte o dall'altra. Se bisogna muoversi, avere compagnia aiuta, perché c'è una connotazione negativa nel lasciare un amico che ci aspetta al parco o in palestra e non raggiungerlo.
Anche rendere noto il proprio obiettivo aiuta, perché crea la responsabilità di portare avanti il lavoro. Come in un SAL, dopotutto.


La corsa è uno dei SAL che ho in ballo, il mio obiettivo è andare a correre almeno 40 minuti tre volte la settimana, o perlomeno iniziare a correre, per arrivare poi ai 40 minuti.

Il post mi ha aiutato, perché mi ha lasciato un tarlo nella mente, tanto che dopo l'ufficio appena arrivata a casa ho messo le scarpe da ginnastica e sono uscita.

Vi lascio un link ad un paio di foto di dove sono stata (anche se la luce non è la stessa, ormai alle 19.30 è già crepuscolo!): uno - due - tre.

Prometto che imparerò a portarmi dietro la macchina fotografica, così da darvi un contributo personale. Però fidatevi delle foto, sono vere. 
E' il mare di casa.

venerdì 7 settembre 2012

Una bella notizia

Qualche giorno fa ho ricevuto l'invito al matrimonio di una mia amica e ex compagna di università. Si sposa a fine mese, e ha deciso tutto in poco tempo.
La notizia è splendida, anche io e il moroso abbiamo il matrimonio tra i nostri programmi. Speriamo ci riesca presto di trovare una svolta lavorativa, in modo da poter mettere in cantiere qualcosa! 
Ora però, ho pochissimo tempo per trovare vestito-borsa-scarpe e il regalo! Per fortuna hanno fatto la lista nozze, questo ci darà un'idea delle cose di cui hanno bisogno o su cosa orientarci.
L'alternativa è una quota del viaggio di nozze, però mi sorride di più l'idea di un regalo, magari qualcosa di utile che possano usare spesso, oppure anche qualcosa che magari da soli non comprerebbero, perché i budget sono spesso limitati, soprattutto per le giovani coppie.
Per l'acquisto del vestito, sarebbe bello poterlo sfruttare poi anche per la laurea, ma vedremo. Intanto l'idea di andare a fare shopping per qualcosa di bello mi ispira! Una certezza c'è però: niente di nero. Sarà pure l'emblema dello stile, ma non ho mai sopportato il nero ai matrimoni (anche se è sempre più diffuso, accipicchia)!
Vedremo se domani il moroso sopravviverà alla giornata di compere intense!

Per la prima volta da aprile avrò il fine settimana libero dal lavoro, già pregusto un po' di lavoro alla tesi, mezz'ora di sonno in più e spero un paio d'ore di ricamo, in modo da poter procedere bene con le crocette del calendario dell'Avvento. 

Il vostro weekend come sarà? Impegnatissimo o all'insegna del relax?

giovedì 6 settembre 2012

La lista si allunga!

Come se non bastasse il Calendario dell'Avvento da finire assolutamente entro quest'anno, e il SAL Caloroso in ballo pure lui (anche se prevedo un'accelerazione da fine ottobre, se riesco a concludere la tesi), ho trovato un altro schema che devo assolutamente ricamare!
Che poi, vorrei ricamarlo due volte, una per me e una per il moroso, perché si tratta di una bella massima da tenere sulla scrivania! 
Si tratta del classicissimo Keep Calm and Carry On, trovato gratis su The Primitive Hare
Vorrei farne un bel monocolore rosso, o forse è più adatto il verde speranza? O il blu rilassante? Mah, vedremo!
Intanto ho prenotato un posto sull'autobus che organizzano qui da me per la fiera di Vicenza, forse dovrei iniziare a mettermi già via i soldi, per sfruttare un budget preciso e non sforare? 
A voi piacciono le fiere? Finora sono stata solamente a quella di Vicenza, e la prima volta mi ha sconvolto vedere persone con il trolley muoversi determinate come missili terra-aria tra i vari stand, o signore dietro il banco rincorrere chi aveva fotografato le proprie opere fino a far cancellare la foto (!).  D'altro canto, sempre lì ho scoperto quanto bello è il patchwork, e già mi tenta! 
Dopo una giornata intera tra i vari banchetti devo dire che un po' invidiavo le signore con il trolley però, io e la mia borsa a tracolla che ormai mi aveva segato la spalla! :) 

mercoledì 5 settembre 2012

Momento di bilanci e nuovi inizi

Il temuto giorno è arrivato, inesorabile come solo il tempo può essere. 
Il compleanno. 
27 anni. 
Ora come ora la sensazione è di fallimento. 
Sono dove mi immaginavo di essere a 27 anni? No.
Cosa ho combinato finora? Una laurea e un master, una laurea di prossima conclusione (si spera), un lavoro instabile. Dal punto di vista lavorativo/scolastico la situazione è quantomeno insoddisfacente.
Dal punto di vista affettivo invece mi reputo fortunata. Una famiglia che mi vuole bene, un paio di amicizie serie, un moroso a lungo termine (e a media distanza) con progetti a lungo termine.
Questo non lo dico per commiserarmi, ma per ragionare a mente libera su dove vorrei trovarmi tra 365 giorni.

Libera da matricole universitarie.
Con un lavoro che se non fisso perlomeno mentalmente soddisfacente e stimolante.
Fuori di casa, e magari in compagnia del moroso di cui sopra.
Aggiungerei anche con quattro chili in meno e la capacità di correre almeno 40 minuti di fila.
Uh, magari pure con la capacità di fare un retro a punto croce degno di questo nome.

Bene, ora ho gli obiettivi. Vediamo se riuscirò a trasformarli in azioni!

Ps. E se smettessi di mangiarmi le unghie? 

Il vecchio si chiamava Beppo Spazzino. Aveva di sicuro un altro cognome ma, dato che di mestiere era spazzino e che tutto lo chiamavano così, anche lui aveva deciso che quel cognome gli stava bene. [....]
E faceva il suo dovere volentieri e a fondo. Sapeva che era un lavoro assai necessario. Quando spazzava le strade andava piano ma con ritmo costante: ad ogni passo un respiro e ad ogni respiro un colpo di granata. Passo-respiro-colpo di scopa. Passo-respiro-colpo di scopa. Di tanto in tanto si fermava e un momento e guardava, pensieroso davanti a sé. E poi riprendeva. Passo-respiro-colpo di scopa. [....]
Dopo il lavoro, quando sedeva vicino a Momo, le spiegava i suoi grandi pensieri. E poiché lei ascoltava in quel suo modo speciale, gli si scioglieva la lingua e trovava le parole adatte.
"Vedi, Momo, è così: certe volte si ha davanti una strada lunghissima. Si crede che è troppo lunga, che mai si potrà finire, uno pensa."
Guardò un po' in avanti davanti a sé e poi proseguì: "E allora si comincia a fare in fretta. E ogni volta che alzi gli occhi vedi che la strada non è diventata di meno. E ti sforzi ancora di più e ti viene la paura e alla fine resti senza fiato... e non ce la fai più.... e la strada sta sempre là davanti. Non è così che si deve fare."
Pensò ancora un poso e poi seguitò: "Non si può mai pensare alla strada tutta in una volta, tutta intera capisci? Si deve soltanto pensare al prossimo passo, al prossimo respiro, al prossimo colpo di scopa. Sempre soltanto al gesto che viene dopo.
Allora c'è soddisfazione; questo è importante perché allora si fa bene il lavoro. Così deve essere.
E di colpo uno si accorge che, passo dopo passo, ha fatto tutta la strada. Non si sa come.... e non si è senza respiro. Questo è importante. - Momo, Michael Ende."

lunedì 3 settembre 2012

Primizie di stagione

Niente a che vedere con il mercato di frutta e verdura però, solamente un gran raffreddore che mi fa consumare pacchetti su pacchetti di fazzoletti e che mi regala una voce di due ottave più basse, sensualissima proprio. 
Che ci volete fare, sono una persona impaziente io, mica potevo aspettare l'autunno come tutti! :)

A proposito di primizie, tra qualche giorno arriverà anche il mio genetiliaco (sì, lo so che si dice compleanno, ma quello dell'imperatore del Giappone si chiama genetiliaco, non sarò mica da meno io?) e urge decidere che dolcetto preparare. 
Sono una fan della rivista La Cucina Italiana,  e sul numero di agosto avevo messo gli occhi su una ricetta spaziale, bavarese al melone su sbrisolona alla menta! Quando però a casa ho proposto la mia scelta, il mio augusto genitore ha sospirato, replicando con "una crostata no?". La crostata a dire il vero mi fa un po' paura, necessita di una manualità che mi manca, però ormai la scelta è presa, mi cimenterò con una crostata, magari con la marmellata della Rigoni di Asiago! Sarà orgoglio regionale, ma a mio parere è la migliore marca in circolazione.
Resta mia la scelta del dolcetto da portare al lavoro, ho deciso per dei muffin ai mirtilli, la ricetta non mi sembra così terribilmente impegnativa e fanno bella figura! :) 

Questo weekend dopo il lavoro (ah, arriverà ottobre e l'ebbrezza della domenica libera) è passato il moroso. La nostra è una storia a distanza, abita a circa 80 km da me, e quindi ci vediamo principalmente i weekend. Siccome non penso che ci vedremo prima del mio compleanno non ho resistito, ho scartato il regalo subito! La sua scelta è caduta su questo: non è un amore? Non ho ancora tantissime attrezzature per il ricamo, anzi, mi mancano pure le forbici (l'altra sera mi sono ritrovata a tagliare la tela aida con una forbice a punta arrotondata, stile Albero Azzurro - una selva di maledizioni!), però questo è proprio carino!

Ora devo tornare alla tesi, il mio relatore mi ha mandato una mail incoraggiante, devo farcela assolutamente, non fosse altro per chiudere questo 2012, e iniziare l'anno prossimo con una nuova voglia!