martedì 27 novembre 2012

Forse sta nascendo una nuova passione...

... cucina e pasticceria!
Domenica abbiamo avuto 15 persone a pranzo 
- sì, lo so che sembrano tante, si tratta di amici di famiglia che non erano potuti venire alla laurea - laurearsi alle 9.30 del mattino di un giorno feriale a 150 km da casa tende ad essere impegnativo per chi lavora -
quindi la casa è stata in fermento! Anche perché viviamo in un appartamento, far sedere 15 persone ha reso il nostro soggiorno un vero tetris!
Il menù è stato diviso equamente, a me sono toccati antipasti e dessert, mentre i miei si sono occupati dei piatti forti.

Visto che ho iniziato il corso di cucina, gli ospiti si sono presentati con dei regali utilissimi, che mi hanno lasciato senza fiato! Una frusta, una spatola e un cucchiaio in silicone, uno stampo sempre in silicone per i minimuffin, una tortiera con anche il fondo da ciambella, uno stampo da crostata con il fondo rimuovibile, dei misurini in silicone estraibili, una specie di sac à poche rotondo in silicone, un porta torta... insomma, devo mettermi in movimento!

Sono alla ricerca di una ricetta da colazione, una torta semplice senza troppi grassi per iniziare la giornata, voi che dite?

Intanto mi sa che domani provo a fare i kanelbullar, sento la mancanza della Svezia!

martedì 20 novembre 2012

3P Post: Pranzo, Planetaria, Punto Croce!

E' con profonda soddisfazione che vi racconto del pranzo di domenica. E' andato tutto bene, le ragazze hanno mangiato, mi hanno chiesto la ricetta del pane e dei twister alla pancetta, si è addensata la crema al cioccolato bianco quindi sono riuscita a preparare le crostatine!

Al termine del pranzo mi hanno dato il regalo della laurea, anzi, i regali! Data la mia recente passione per la cucina, mi hanno regalato:

  • un sac-à-poche;
  • una marisa (detta anche leccabordi, a me mancava);
  • dei tagliabiscotti;
  • una crepiera; 

  • un robot da cucina, splendido! E' della Kenwood, linea Prospero. Ha anche il frullatore, il tritatutto e lo spremiagrumi. Ora posso veramente sbizzarrirmi! Mi hanno detto che si può definire una planetaria, che sia vero? Io immaginavo come planetaria l'Artisan della Kitchenaid, però anche il mio impasta. Che sia tutta una questione di marketing? In ogni caso io ne sono felicissima. 

Per restare in tema culinario, vi passo la ricetta di Lorraine Pascale dei Bacon and Cheddar Straws, secondo me è quella che è piaciuta più di tutte. E' stato papà a suggerirmi di farla, l'avevamo vista durante un suo programma su Gambero Rosso Channel ed era davvero invitante.
A questo link trovate la versione originale, io ve la traduco. Ho usato della pasta sfoglia già pronta, l'ideale sarebbe quella rettangolare, però io ho usato la rotonda e reso le spirali più corte. La si spennella di senape, poi cheddar (io ho usato il grana) e del pepe. Poi si stende la pancetta in modo orizzontale, lasciando un pochino di spazio tra una riga e l'altra, per andare meglio a tagliarla. La si taglia appunto in strisce che vanno arrotolate poi a spirale per 4 o 5 volte. Le spirali vanno lasciate riposare in frigo 20 minuti, poi si spennellano con dell'uovo sbattuto e si infilano in forno a 200 gradi per 15-20 minuti. 
Io uso un forno un po' vecchiotto, non c'è più l'indicazione dei gradi, quindi vado ad occhio.

Inoltre, vi lascio la foto dei miei progressi con il SAL Calories. Oggi al mercato ho comprato la matassina 640 che mi mancava, anzi ho trovato l'equivalente Anchor, spero non cambi molto la sfumatura. Sarà che ho comprato le matassine precedenti su eBay a prezzo scontato (41 centesimi la matassina), ma spendere € 1,60 per una matassina sola mi è un po' seccato. Devo programmare i miei prossimi ricami, in modo da acquistare ancora a "stock". 
Anzi, forse dovrei programmare i ricami in modo da usare tutte le matassine che ho a casa? Le mie finanze mi ringrazierebbero. 

Scusate la scarsa qualità, ho scattato una foto con il cellulare. :)


sabato 17 novembre 2012

Il mio primo Premio e variazioni sul menù!

Che emozione! 
A conferirmelo è stata Daniela, del blog Le Coin des Libellules, che ringrazio tantissimo! :) 



Queste sono le regole:


1) essere regolarmente aggiornato;2) mostrare la passione autentica del blogger per l'argomento di cui scrive;3) favorire la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori;4) offrire contenuti ed informazioni utili ed originali;5) non essere infarcito di troppa pubblicità.

So di non essere sempre precisissima negli aggiornamenti, però ci sto lavorando. 
Sono nuova nella blogosfera, ancora non conosco molti blog con pochi iscritti, quindi per ora passo, non vi indico nuovi nomi. Mi farò un punto d'onore, però, a segnalarvi i blog interessanti che capiteranno sul mio cammino. 

Per ora vi anticipo che il menù di domani ha subito un paio di variazioni. Ho provato a cucinare i blinis, che assomigliano a dei piccoli pancake. Mi sono piaciuti, devo dire, ma non credo siano adatti allo stile di pranzo di domani. Anche sul piano dei dolci c'è stato qualche intoppo: non mi viene la pasta frolla! Maledizione, so che è la pasta più facile da fare, però le mie tartellette sono brutte, brutte brutte! Ho pensato, tanto le copro con la crema al cioccolato bianco. Devo aver avuto degli influssi negativi in corpo, perché non mi si addensa nemmeno la crema. 
Che depressione. Per la prima volta avevo pure comprato la bacca di vaniglia, alla gloriosa cifra di € 3 (solo a me sembra un'esagerazione?). Meno male che oggi ho pensato di buttare su due strudel alle mele, che senza rifletterci troppo sono venuti bene. Alla peggio utilizzerò la crema che non si addensa come salsa di accompagnamento allo strudel (400 ml di panna e 350 gr di cioccolato bianco, mi rifiuto di gettarla!), e mangerò le tartellette per colazione.

Ora scappo, domani mattina devo alzarmi presto per fare il pain d'epi, i muffin e le spirali alla pancetta. Se riesco documenterò il tutto con delle foto! (questo se l'isteria non prenderà possesso della mia mente, cosa alquanto probabile)

giovedì 15 novembre 2012

Decisamente... incoerente!

Ho iniziato questo blog proponendomi di prendere la vita con calma, un passo per volta. 

Domenica per la prima volta farò la padrona di casa per un pranzo.

Con 12 invitati.

Cucinerò io. 

...

E' palese che c'è qualcosa che non va nella mia pratica. 

Da tre giorni organizzo il menù, che alla fine comprende 4 antipasti, un risotto, due arrosti, due dolci. So che gli antipasti sembrano molti, ma ehi, sono venenziana, praticamente più che antipasti saranno i cicchetti per lo spritz! Che poi, sto maledetto finger food... 

In ogni caso vi sottopongo il menù, così vediamo se suona bene.

Antipasti:
- mini croissant salati profumati al sesamo (brioscine ripiene di prosciutto e philadelphia, fatte arrotolando la pasta sfoglia già pronta)
- muffin pomodori secchi e prosciutto
- blinis al prosciutto crudo (perché quando ho visto il costo del salmone per 12 persone mi è preso un coccolone)
- twister alla pancetta (Lorraine Pascale docet)

Primo:
- risotto salsiccia e radicchio

Secondi e contorni:
- arrosto di vitello
- arrosto di faraona ripieno (comprati preparati dal macellaio, li cuocerò a casa)
- patate al forno
- insalata

Dolci:
- strudel di mele
- tartellette al cioccolato bianco

Ora, l'obiettivo fondamentale è preparare il più possibile sabato pomeriggio, tipo l'arrosto, la base per il risotto, il guscio delle tartellette, e tenermi le cose da forno "sfiziose" per la domenica. Mi piacerebbe preparare pure il pane, ma temo di fare troppe cose. 

Che dite, sembra fattibile?

(Magari mi alzo alle sei...)


sabato 10 novembre 2012

Per il poter conferitomi dal Magnifico Rettore...

... la sottoscritta si è laureata. 
Ecco spiegata la mia latitanza in questi giorni. 
Sono molto contenta, ci ho messo un po' però ora ho chiuso anche questo capitolo. 
Ora devo cercare di rendere il mio curriculum super appetibile per le aziende (anche se mi sa che più che la laurea saranno le parole "sono in mobilità" a risultare interessanti), altrimenti mi tocca andare al risparmio per i regali di Natale. 
Oppure sarà l'anno giusto per i regali homemade? Intanto ho comprato i sacchettini per i biscotti, e ho ancora 70 metri praticamente di nastro rosso che ho avanzato dal confezionamento delle bomboniere. 
Piano piano procedo anche con il Sal Calories, sono arrivata alla glassa della torta, però mi sono accorta che mi manca un colore, il 640, quindi devo rimandare il punto scritto. 
Appena avrò finito il piatto posterò una foto!

Anzi, quasi quasi vado a farmi un giro tra i vostri blog e poi a crocettare almeno un po'!

sabato 3 novembre 2012

Ah, il potere terapeutico della cucina!

Nella mia isteria da pre-ciclo e pre-tesi e generalmente del mio essere vergine ascendente bilancia, sono soggetta a cambi repentini di umore. C'è un'attività che però mi riporta ad accettabili livelli di tranquillità, la cucina. 
Si tratta di una cosa che ho scoperto di recente, la cuoca creativa in famiglia è mia sorella, io invece ho bisogno di una ricetta da seguire. 
Oggi ho deciso di provare un classico della cucina italiana, il ragù. Che poi, quale ragù? Ogni famiglia lo fa diverso, chi ci aggiunge i pelati, chi solo il concentrato di pomodoro. Insomma, adesso è lì nella pentola di rame che sobbolle. Il colore sembra quello giusto, vedremo come procederà. 
A pranzo il Cracco di famiglia sarà il suo giudizio, poi vi farò sapere. 

Ps. ho tritato sedano-carota-cipolla con il mixer, mi è venuta un po' di acquetta, che sia normale? :)

mercoledì 31 ottobre 2012

Vigilia, SAL Calories e mancamenti

Le parole del titolo riassumono perfettamente questi due giorni trascorsi. Non so se sia l'autunno, lo stress della tesi o cosa, ma sono profondamente instupidita. Ieri pomeriggio dovevo accompagnare mia nonna dal dottore e portarle un vaso, e solo dopo aver guidato per 20 minuti ed essere arrivata davanti allo studio medico mi sono accorta di aver dimenticato sia il vaso sia le certe da mostrare al dottore. Ottimo direi!
Stamattina quindi altro giro altra corsa! 

Però c'è stato il lato positivo, mi sono fermata in pescheria, visto che oggi è vigilia e si usa mangiare pesce. Mamma lavorava in orario pasti, quindi la responsabilità del pranzo e della cena a quel pover'uomo di mio papà era sulle mie spalle. Considerando poi che ha meno di un'ora di pausa pranzo i tempi vanno controllati al minuto preciso. A pranzo quindi calamari ripieni. Ricetta discreta, anche se secondo me troppo pesante (va bene che me l'ha detto Giallo Zafferano, ma sul serio tutto quel pane e due uova?). In ogni caso i calamari hanno retto la cottura, e non si presentavano neanche malaccio.
A cena però mi sono riscattata. Orata al forno su letto di patate. Sarà che abito al mare, quindi il pesce ai ferri è abbastanza presente nella nostra alimentazione, ma avere un pesce intero sul piatto mi dà molta più soddisfazione dei piatti sfilettati o variamente preparati. Persino papà è rimasto piacevolmente sorpreso! Che poi, si trattava di orate da allevamento, non enormi, costano pure meno dei calamari, e le ho cotte nel forno della stufa a legna. Quindi doppio risparmio, un piatto relativamente economico (due orate mi sono costate intorno ai 4 €) e senza dispersione energetica perché la stufa riscalda casa.

Nelle pause della tesi sono andata un pochino avanti con il SAL Calories, mi piacerebbe concluderlo in tempo per l'ultima tappa il mese prossimo, ma non so quanto fattibile sia! 






venerdì 26 ottobre 2012

Tempo di bilanci

In questa fase galleggiante che si protrarrà un'altra settimana circa (date di laurea uscite presto please) sto facendo un bilancio della mia vita finora. Ho ancora tanto davanti a me, però vorrei capire a che punto sono. Cosa ho imparato finora, come sono le persone accanto a me, dove voglio andare, se ho cose o persone in sospeso.
Non è semplice, ci vuole tempo e serenità d'animo. Però ci voglio provare.
Una ragazza che conosco l'ha fatto, ha chiuso tutti quei rapporti finiti male o lasciati in sospeso, ha chiarito dove c'era da chiarire, e ha deciso che avrebbe affrontato ogni giorno con gratitudine e felicità. 
Non posso entrare nella sua testa, ma ogni volta che la incontro vedo la luce che ha dentro. La gioia con cui affronta anche i problemi, riesce ad essere entusiasta e felice.

E' quello che voglio. 

In passato ho lavorato in un'ambiente non negativo, ma caratterizzato da una persona con un ruolo importante e con un carattere molto pesante, un modo di porsi fastidioso. Non che fosse il demonio, ma comunque non così facile da avere come collega. Mi sono resa conto che a casa mi lamentavo molto, con la scusa "ma se non lo faccio a casa mia quando posso farlo?", però si tratta di un circolo vizioso, perché ogni lamentela giustifica la prossima, e smettere è difficile. 
Spero di riuscirci però. Spero di portare in pari il bilancio. 

giovedì 25 ottobre 2012

Habemus Calendario!

Madames et Messieurs, voilà le calendrier terminé! :)

Si tratta del mio primo progetto serio, se escludiamo una presina e uno strofinaccio (quest'ultimo ricamato ad un filo solo perché sono scema e non ho chiesto come si faceva a chi ne sa più di me). 
Anyway, ce l'abbiamo fatta!

Non ho nemmeno aspettato di stirarlo o altro, l'ho fotografato subito, ed eccovi qui il lavoro finito. 




Ora? 
Ora posso finalmente tracciare una linea e togliere questo lavoro da quelli in ballo. 
Il SAL Calories mi aspetta, devo recuperare assolutamente il passo! :)
Intanto prendo fiato, gli errori ci sono, senza dubbio, ma l'ho finito, e da sola. E' una bella soddisfazione!


mercoledì 24 ottobre 2012

quasi completato!

Che il Natale si avvicini! Ho quasi terminato il Calendario dell'Avvento, sto finendo di cucire gli anellini porta dolcetti o porta regalini. :) Ho deciso di schivare una parte del punto scritto sul tronco, chiamiamola una licenza poetica!
Vi posterò le foto domani.
Poi potrò finalmente concentrarmi sul SAL Calories, lasciato spudoratamente da parte, ma devo rifarmi assolutamente entro Natale anche in questo caso!

Ora intanto vado a preparare una tazza di the verde. In questi giorni sto cucinando un sacco, mia mamma lavora nelle ore dei pasti, e avevo preso la decisione di imparare a fare qualcosa che non fossero solamente i risotti. Quelli mi vengono, ma mangiare riso o pasta ad ogni pranzo significa mandare mio papà al lavoro con l'abbiocco. Oggi mi sono trovata faccia a faccia con mezzo pollo ruspante, l'ho cucinato con le patate, è venuto un po' insipido, sigh. Ho sempre il timore di fare le cose troppo salate!
In compenso sono stata a correre oggi pomeriggio, il tempo era fenomenale! Dopo mi sono sparata una fetta dell'ultimo dolce che ho preparato, una torta caprese temo super calorica, ma cioccolatosissima! :) Mi sa che mi conviene tornare a correre domani...

lunedì 22 ottobre 2012

il post perfetto non esiste

E' da un po' che mi piazzo davanti al computer in attesa dell'ispirazione per scrivere il post perfetto. Ogni volta rinuncio però, e scrivere la volta successiva diventa ancora più difficile. Però è chiaro che devo interrompere questa catena di negatività, quindi eccomi con un post riassuntivo del tempo trascorso:

Mi laureo. Sì, questa volta è certo. Ho consegnato la tesi, dopo una serie di email paranoiche ad una dipendente della segreteria studenti, alla quale avevo fatto talmente tante domande da sentirmi in colpa e lasciarle la colazione pagata in pasticceria poi. Il tomo che ho scritto è stato stampato, non verrà letto da nessuno ma è lì, nella sua pomposa rilegatura blu incisa in oro, memore dell'anno trascorso sui libri dopo il lavoro, ora dopo ora e paragrafo dopo paragrafo. Mi ha dato una certa soddisfazione vedere la tesi rilegata però. Questa è più definitiva. Le altre due tesi che ho scritto erano più brevi, e le ho stampate semplicemente rilegate in cartoncino. 

Inoltre, ho deciso metà bomboniere. Cioè, è da un po' che ci pensavo. Non mi piacciono gli strafanti, per dirla nel mio dialetto, quegli oggettini soprammobili, quei ninnoli che poi non sai mai dove mettere. Ho deciso di unire l'utile al dilettevole e ho ordinato le pergamene sul sito dell'Unicef, queste: clicca qui! Ogni pergamena corrisponde a venti vaccini, nel mio caso anti morbillo, che verranno destinati ai bambini che più ne hanno bisogno. Adesso devo decidere come creare il sacchettino porta confetti da allegare, suppongo in semplice tulle, però a questo dedicherò un post successivo. Le bomboniere sono arrivate dopo una settimana, e il servizio clienti è stato molto cortese. La laurea non è un evento tra quelli previsti nella configurazione, così ho segnato semplicemente "generico" tra le opzioni, ma il servizio clienti mi ha chiamato per chiedermi dettagli e hanno proposto di scrivere "laurea" appunto sulle pergamene. :)

Sono stata alla fiera Abilmente, che parto! La domenica di ieri è stata la riprova che più si fanno programmi più le cose vanno a rotoli, e che è sempre meglio non affidarsi ad altre persone. Ho ancora un diavolo per capello quindi riassumo (ho appena cancellato dieci righe di lamentele perché mi sa che sarei stata noiosa). Fondamentalmente, una mia amica prima mi chiede di spostare il giorno in cui sarei andata alla fiera per andare con lei che altrimenti non si sarebbe mossa, poi il giorno stesso mi da buca, pur sapendo che io ero lontana da casa e senza auto e quindi praticamente lasciata a piedi. Col piffero però che io rinuncio ad una fiera che aspetto da mesi per le fisime di una persona di cui -scema io- sapevo di non potermi fidare dopotutto. Grazie al cielo il moroso si è offerto di venire con me. E' stata una visita breve ma intensa. Ma come fanno queste signore a tirare tutti questi spintoni? Sono stata a concerti rock più tranquilli! 
Comunque alla fine ho preso le mie prime forbicine da ricamo decorate con la cicogna e il libro di Renato Parolin Colori d'Inverno. 
(Ah, la sfacciata della mia "amica" ha pure avuto il coraggio di dirmi che chissà che acquisti avrei fatto, senza lei a controllare che io non spendessi troppi soldi). 
Prima o poi taglio i ponti però, chiaro. 

Mah mah, a scrivere questo post mi sono ancora più arrabbiata, vado a mettere un po' di crocette terapeutiche! 

lunedì 15 ottobre 2012

Forse ci siamo

Latente e senza scuse, se non la tesi mandata in stampa. Giovedì passerò a ritirarla in copisteria e ne consegnerò una copia in segreteria studenti. Il prof l'ha approvata, quindi non dovrei avere altri problemi. Controllo spasmodicamente la lista dei documenti che mi servono da consegnare assieme alla tesi ma ci siamo, li ho tutti.
Nei mesi passati, quando ho realizzato che non ce l'avrei fatta a laurearmi nella sessione che avevo previsto mi sono affidata ai fiori di Bach. Se continua così in questi giorni dovrò prenderli a sorsate, altro che a gocce!
Comunque, ho appena realizzato che se la tesi è in stampa, significa che io non ho altro momentaneamente da preparare. 
Prevedo una lunga serata di ricamo! 

Buon inizio di settimana!

venerdì 5 ottobre 2012

Progressi e regressi

Ci sono stati dei giorni intensi qui a casa. 
La mia settimana di ferie è trascorsa sempre davanti a questo stesso schermo, ma scrivendo la tesi. Ora la bozza è finita, devo controllarla per i vari refusi e sistemare la bibliografia come la vuole il correlatore. Però non mi hanno chiesto di modificare o sistemare i contenuti, quindi, salvo cataclismi, dovrei farcela.
Nel frattempo mia mamma ha avuto degli impegni per un nuovo lavoro, e tra colloqui e visite e appuntamenti è spesso stata fuori casa. Aggiungiamo una nonna e un nonno da portare periodicamente a visite/dentisti/varie e eventuali, aggiungiamo il fatto di abitare in un piccolo centro e quindi è necessario sempre prendere la macchina per muoversi... beh, una macchina del tempo e un pozzo di petrolio in giardino sarebbero i benvenuti.
Oggi solo muovermi per raggiungere l'università ha significato 90+90 minuti di macchina, meno male che sono riuscita a incontrare una mia cara amica e fare una chiacchierata serena! 
Visto che l'incontro con i professori (relatore e correlatore, beccati entrambi lo stesso pomeriggio, grazie al cielo!) è filato liscio, quando ho visto questa chicca non ho potuto far altro che acquistarla!
Sarà che sono entrata in modalità natalizia, e iTunes mi assiste con gli album di Natale di Dan Gibson. Il mio album preferito si intitola A Celtic Christmas History, si tratta di una rivisitazione senza parole e con i suoni della natura oltre alle melodie di canti di Natale (senza parole). God Rest Ye Merry Gentlemen è divina. 
Questo fine settimana sarà dedicato a sistemare la tesi, non è lunghissima, siamo sotto le 200 pagine, però c'è comunque un bel po' da controllare. Spero di potermi rilassare anche crocettando un pochino, vorrei postare la foto del Calendario dell'Avvento, ho avuto un flash quando ho tolto il telaio e ho visto la tela nella sua interezza: non mi manca molto! Sono invece indietrissimo con il SAL calorico, ho cannato in pieno la prima tappa, spero di fare entrambe entro fine mese!
E voi? Buon weekend! :) 


giovedì 27 settembre 2012

Ferie?

Quasi non mi sembra vero, una settimana intera a casa! Cosa mi esalto a fare, che tra 16 giorni andrò ad ingrossare le file di chi manda in giro curriculum sperando nella buona sorte? Non lo so, sarà l'ingenuità della gioventù. Ah, l'ironia, mia ancora di salvezza. :)
In ogni caso, cerchiamo di combattere questi tempi grami con la filosofia dell'ottimismo e della consapevolezza
Ho già in mente un paio di obiettivi da perseguire in questo periodo a casa, ma ne parlerò più avanti. 
Per ora posso dirvi che ieri mi sono scoperta caduca, come se non bastasse lo scricchiolio delle ginocchia ogni volta che mi accuccio. Guardo lo specchietto retrovisore della macchina ed eccola lì, verticale, sottile ma presente. In mezzo alle sopracciglia, silenziosa.
La mia prima ruga.
Ora dovrò andare allo sbaraglio in mezzo alle varie creme Q10/olio di argan/olio di rosa mosqueta/potenza chimica del principio attivo della plastica. Mah. 
Comunque, Madre Natura, sei stata piuttosto affrettata! 

Per il momento vi posto i progressi fatti con il mio Calendario dell'Avvento, di cui inizio piano piano a vedere la fine! Sto facendo un po' di malanni con il mio smartphone, che credo sia più smart di me. 
Questo è il link, ho provato a creare un account su Instagram.

Ora devo concentrarmi su cosa preparare a papà per pranzo. Ho del petto di pollo, scaloppine?


 

giovedì 20 settembre 2012

Inizia il countdown

Perché il conto alla rovescia? Perchè tra meno di un mese devo consegnare la tesi, se voglio laurearmi nella sessione autunnale. 
E voglio farlo. Sono in tesi da un anno ormai, con alti e bassi. Dopo aver mancato la prima sessione che mi ero prefissata, lo scorso marzo, ho avuto un periodo in cui non potevo nemmeno aprire word senza essere presa da ansia e preoccupazioni. 
Ora però ce la devo fare. Voglio chiudere il 2012 con la testa libera. 
Tra meno di un mese sarò a casa full time poi, niente più ufficio quest'inverno. 
La filosofia à la Pollyanna mi impone di pensare che c'è un lato positivo, ed è il poter ricominciare da zero, ricominciare da me senza impegni e legami che non siano quelli che voglio io. Mah. 
Intanto vediamo di portare a casa le ultime pagine, e poi si vedrà.

Nel prossimo post vi porterò i progressi del Calendario dell'Avvento, mia fonte di sanità mentale tra la tesi e il lavoro. :) 

domenica 16 settembre 2012

Tirando le somme

Della settimana appena trascorsa, che è successo? 
1. Sono stata invitata ad un matrimonio, tra 15 giorni! Oddio, a dire il vero mi hanno invitata 10 giorni fa, gli sposi hanno deciso il tutto da poco, e io non vedo l'ora! I preparativi fervono, manca ancora il regalo e metà della mise del Biondo. Per un uomo però è più facile, non trovate? Al massimo la scelta è su che nodo fare alla cravatta: il Windsor, il mezzo Windsor o il nodo incrociato? 
Io ho trovato quasi tutta la mia mise, mi manca solo la borsa. Ho scelto questo vestito della Pennyblack, con il relativo giacchino. E' più beige di quanto non risulti dalle foto, lo sfondo bianco non aiuta.


Le scarpe sono delle semplici spuntate beige scamosciate della Geox, che avevo comprato due anni fa e che per fortuna riesco ad abbinare. La Pennyblack è un'ottima casa, però è decisamente un altro mondo rispetto ai miei soliti completi Benetton/H&M/Zara Basics. Nella stessa occasione ho provato un vestito in lana da giorno, un bel tubino accollato senza maniche, per la gioiosa cifra di 327€. Sigh. 
Ah, ecco le scarpe:

 Ora manca la borsa. Non so se continuare con il beige o "osare" con un bel blu, richiamato nei dettaglini della giacca. 

2. Sono arrivati i colori presi su ebay! La venditrice aveva indicato nell'asta che avrebbe spedito dopo 7 giorni lavorativi, ma non immaginavo che una raccomandata potesse impiegare una settimana ad arrivare. Sigh. Comunque sono soddisfatta, con 15 euro spedizione inclusa ho acquistato 25 matassine in perfette condizioni, in modo in ogni caso più conveniente rispetto all'offerta DMC iniziata dopo (ho pagato ogni matassina 41 centesimi, su Casa Cenina il costo è di 2:3 = 0,667 più le spese di spedizione). Ad essere sincera mi piace molto Casa Cenina, lo trovo un sito ricco e ben fatto, e anche il loro stand alla fiera Abilmente l'anno scorso mi è parso serio e con persone competenti. Il sistema dei costi può valere fino ad un certo punto, dipende dalle opinioni delle persone, da come si valuta la fedeltà ad un venditore.

3. Ho trovato la citazione da inserire all'inizio della tesi, evvia! Ora sorge un altro dubbio: devo dedicarla a qualcuno? Temo sia banale e scontato, più che altro.

4. Procede il Calendario dell'Avvento, qui gli ultimi sviluppi:
Ho dovuto eliminare il "21" perché mi sono accorta di averlo ricamato nella posizione sbagliata. Ora devo terminare il Babbo Natale, il tronco sui cui è seduto e la lanterna che gli fa luce. Poi mi mancherà il bordo di ghiaccio e potrò passare ai numeretti e al punto scritto, che ho tenuto per ultimo. Un po' mi preoccupa, ho sbagliato a tenerlo alla fine?
Spero di poter concentrarmi presto anche sul SAL, ma inizio a vedere un senso in questo Calendario, mi spiace lasciarlo da parte.

martedì 11 settembre 2012

L'abitudine dell'inizio

Il titolo del post richiama quello di Leo Babauta di Zen Habits, un blog che leggo spesso. The Habit of Starting è l'ultimo post che ha pubblicato. 
The biggest reason people fail at creating and sticking to new habits is that they don’t keep doing it.
Il motivo principale per cui le persone falliscono nel creare e mantenere nuove abitudini è che non continuano a farle. 

Sembra una stupidata, la scoperta dell'acqua calda, però è vero. 
When you look at it this way, the key to forming a habit is not how much you do of the habit each day (exercise for 30 minutes, write 1,000 words, etc.), but whether you do it at all. So the key is just getting started.
Se guardi la questione in questo modo, la chiave per formare un'abitudine non è quanto fai ogni giorno (esercizio fisico per 30 minuti, scrivere 1000 parole), ma se lo fai o no. Quindi la chiave è iniziare
Ricevo gli aggiornamenti del blog Zen Habits per email, e leggere il post di oggi mi ha colpito.  Causa raffreddore, causa stanchezza, causa la scadenza della tesi sempre più vicina, causa pigrizia soprattutto, era da un po' che trascuravo il mio allenamento di camminata-corsa. 
 
Per Babauta la soluzione è rendere la nostra abitudine il più semplice e facile possibile. Ci si concentra sull'iniziare, non sulla durata. L'ideale è preparare il necessario in anticipo, così al momento di iniziare non ci sono barriere. L'azione da portare avanti dev'essere qualcosa da poter fare dove ci si trva, senza dover guidare per andare da una parte o dall'altra. Se bisogna muoversi, avere compagnia aiuta, perché c'è una connotazione negativa nel lasciare un amico che ci aspetta al parco o in palestra e non raggiungerlo.
Anche rendere noto il proprio obiettivo aiuta, perché crea la responsabilità di portare avanti il lavoro. Come in un SAL, dopotutto.


La corsa è uno dei SAL che ho in ballo, il mio obiettivo è andare a correre almeno 40 minuti tre volte la settimana, o perlomeno iniziare a correre, per arrivare poi ai 40 minuti.

Il post mi ha aiutato, perché mi ha lasciato un tarlo nella mente, tanto che dopo l'ufficio appena arrivata a casa ho messo le scarpe da ginnastica e sono uscita.

Vi lascio un link ad un paio di foto di dove sono stata (anche se la luce non è la stessa, ormai alle 19.30 è già crepuscolo!): uno - due - tre.

Prometto che imparerò a portarmi dietro la macchina fotografica, così da darvi un contributo personale. Però fidatevi delle foto, sono vere. 
E' il mare di casa.

venerdì 7 settembre 2012

Una bella notizia

Qualche giorno fa ho ricevuto l'invito al matrimonio di una mia amica e ex compagna di università. Si sposa a fine mese, e ha deciso tutto in poco tempo.
La notizia è splendida, anche io e il moroso abbiamo il matrimonio tra i nostri programmi. Speriamo ci riesca presto di trovare una svolta lavorativa, in modo da poter mettere in cantiere qualcosa! 
Ora però, ho pochissimo tempo per trovare vestito-borsa-scarpe e il regalo! Per fortuna hanno fatto la lista nozze, questo ci darà un'idea delle cose di cui hanno bisogno o su cosa orientarci.
L'alternativa è una quota del viaggio di nozze, però mi sorride di più l'idea di un regalo, magari qualcosa di utile che possano usare spesso, oppure anche qualcosa che magari da soli non comprerebbero, perché i budget sono spesso limitati, soprattutto per le giovani coppie.
Per l'acquisto del vestito, sarebbe bello poterlo sfruttare poi anche per la laurea, ma vedremo. Intanto l'idea di andare a fare shopping per qualcosa di bello mi ispira! Una certezza c'è però: niente di nero. Sarà pure l'emblema dello stile, ma non ho mai sopportato il nero ai matrimoni (anche se è sempre più diffuso, accipicchia)!
Vedremo se domani il moroso sopravviverà alla giornata di compere intense!

Per la prima volta da aprile avrò il fine settimana libero dal lavoro, già pregusto un po' di lavoro alla tesi, mezz'ora di sonno in più e spero un paio d'ore di ricamo, in modo da poter procedere bene con le crocette del calendario dell'Avvento. 

Il vostro weekend come sarà? Impegnatissimo o all'insegna del relax?

giovedì 6 settembre 2012

La lista si allunga!

Come se non bastasse il Calendario dell'Avvento da finire assolutamente entro quest'anno, e il SAL Caloroso in ballo pure lui (anche se prevedo un'accelerazione da fine ottobre, se riesco a concludere la tesi), ho trovato un altro schema che devo assolutamente ricamare!
Che poi, vorrei ricamarlo due volte, una per me e una per il moroso, perché si tratta di una bella massima da tenere sulla scrivania! 
Si tratta del classicissimo Keep Calm and Carry On, trovato gratis su The Primitive Hare
Vorrei farne un bel monocolore rosso, o forse è più adatto il verde speranza? O il blu rilassante? Mah, vedremo!
Intanto ho prenotato un posto sull'autobus che organizzano qui da me per la fiera di Vicenza, forse dovrei iniziare a mettermi già via i soldi, per sfruttare un budget preciso e non sforare? 
A voi piacciono le fiere? Finora sono stata solamente a quella di Vicenza, e la prima volta mi ha sconvolto vedere persone con il trolley muoversi determinate come missili terra-aria tra i vari stand, o signore dietro il banco rincorrere chi aveva fotografato le proprie opere fino a far cancellare la foto (!).  D'altro canto, sempre lì ho scoperto quanto bello è il patchwork, e già mi tenta! 
Dopo una giornata intera tra i vari banchetti devo dire che un po' invidiavo le signore con il trolley però, io e la mia borsa a tracolla che ormai mi aveva segato la spalla! :) 

mercoledì 5 settembre 2012

Momento di bilanci e nuovi inizi

Il temuto giorno è arrivato, inesorabile come solo il tempo può essere. 
Il compleanno. 
27 anni. 
Ora come ora la sensazione è di fallimento. 
Sono dove mi immaginavo di essere a 27 anni? No.
Cosa ho combinato finora? Una laurea e un master, una laurea di prossima conclusione (si spera), un lavoro instabile. Dal punto di vista lavorativo/scolastico la situazione è quantomeno insoddisfacente.
Dal punto di vista affettivo invece mi reputo fortunata. Una famiglia che mi vuole bene, un paio di amicizie serie, un moroso a lungo termine (e a media distanza) con progetti a lungo termine.
Questo non lo dico per commiserarmi, ma per ragionare a mente libera su dove vorrei trovarmi tra 365 giorni.

Libera da matricole universitarie.
Con un lavoro che se non fisso perlomeno mentalmente soddisfacente e stimolante.
Fuori di casa, e magari in compagnia del moroso di cui sopra.
Aggiungerei anche con quattro chili in meno e la capacità di correre almeno 40 minuti di fila.
Uh, magari pure con la capacità di fare un retro a punto croce degno di questo nome.

Bene, ora ho gli obiettivi. Vediamo se riuscirò a trasformarli in azioni!

Ps. E se smettessi di mangiarmi le unghie? 

Il vecchio si chiamava Beppo Spazzino. Aveva di sicuro un altro cognome ma, dato che di mestiere era spazzino e che tutto lo chiamavano così, anche lui aveva deciso che quel cognome gli stava bene. [....]
E faceva il suo dovere volentieri e a fondo. Sapeva che era un lavoro assai necessario. Quando spazzava le strade andava piano ma con ritmo costante: ad ogni passo un respiro e ad ogni respiro un colpo di granata. Passo-respiro-colpo di scopa. Passo-respiro-colpo di scopa. Di tanto in tanto si fermava e un momento e guardava, pensieroso davanti a sé. E poi riprendeva. Passo-respiro-colpo di scopa. [....]
Dopo il lavoro, quando sedeva vicino a Momo, le spiegava i suoi grandi pensieri. E poiché lei ascoltava in quel suo modo speciale, gli si scioglieva la lingua e trovava le parole adatte.
"Vedi, Momo, è così: certe volte si ha davanti una strada lunghissima. Si crede che è troppo lunga, che mai si potrà finire, uno pensa."
Guardò un po' in avanti davanti a sé e poi proseguì: "E allora si comincia a fare in fretta. E ogni volta che alzi gli occhi vedi che la strada non è diventata di meno. E ti sforzi ancora di più e ti viene la paura e alla fine resti senza fiato... e non ce la fai più.... e la strada sta sempre là davanti. Non è così che si deve fare."
Pensò ancora un poso e poi seguitò: "Non si può mai pensare alla strada tutta in una volta, tutta intera capisci? Si deve soltanto pensare al prossimo passo, al prossimo respiro, al prossimo colpo di scopa. Sempre soltanto al gesto che viene dopo.
Allora c'è soddisfazione; questo è importante perché allora si fa bene il lavoro. Così deve essere.
E di colpo uno si accorge che, passo dopo passo, ha fatto tutta la strada. Non si sa come.... e non si è senza respiro. Questo è importante. - Momo, Michael Ende."

lunedì 3 settembre 2012

Primizie di stagione

Niente a che vedere con il mercato di frutta e verdura però, solamente un gran raffreddore che mi fa consumare pacchetti su pacchetti di fazzoletti e che mi regala una voce di due ottave più basse, sensualissima proprio. 
Che ci volete fare, sono una persona impaziente io, mica potevo aspettare l'autunno come tutti! :)

A proposito di primizie, tra qualche giorno arriverà anche il mio genetiliaco (sì, lo so che si dice compleanno, ma quello dell'imperatore del Giappone si chiama genetiliaco, non sarò mica da meno io?) e urge decidere che dolcetto preparare. 
Sono una fan della rivista La Cucina Italiana,  e sul numero di agosto avevo messo gli occhi su una ricetta spaziale, bavarese al melone su sbrisolona alla menta! Quando però a casa ho proposto la mia scelta, il mio augusto genitore ha sospirato, replicando con "una crostata no?". La crostata a dire il vero mi fa un po' paura, necessita di una manualità che mi manca, però ormai la scelta è presa, mi cimenterò con una crostata, magari con la marmellata della Rigoni di Asiago! Sarà orgoglio regionale, ma a mio parere è la migliore marca in circolazione.
Resta mia la scelta del dolcetto da portare al lavoro, ho deciso per dei muffin ai mirtilli, la ricetta non mi sembra così terribilmente impegnativa e fanno bella figura! :) 

Questo weekend dopo il lavoro (ah, arriverà ottobre e l'ebbrezza della domenica libera) è passato il moroso. La nostra è una storia a distanza, abita a circa 80 km da me, e quindi ci vediamo principalmente i weekend. Siccome non penso che ci vedremo prima del mio compleanno non ho resistito, ho scartato il regalo subito! La sua scelta è caduta su questo: non è un amore? Non ho ancora tantissime attrezzature per il ricamo, anzi, mi mancano pure le forbici (l'altra sera mi sono ritrovata a tagliare la tela aida con una forbice a punta arrotondata, stile Albero Azzurro - una selva di maledizioni!), però questo è proprio carino!

Ora devo tornare alla tesi, il mio relatore mi ha mandato una mail incoraggiante, devo farcela assolutamente, non fosse altro per chiudere questo 2012, e iniziare l'anno prossimo con una nuova voglia!

venerdì 31 agosto 2012

Una lotta ogni giorno

Una delle parti più difficili del mio lavoro attuale non è data dal lavoro in sé, ma da una componente accessoria come l'ambiente lavorativo. Le mie colleghe sono tutte mediamente simpatiche (tutte donne, vi lascio immaginare che pollaio può crearsi!), però la fine della stagione estiva - altrimenti detta la Stagione, come quella londinese à la Jane Austen) sta creando una certa stanchezza mentale da pericolose derive. 
Il mio lavoro consiste nel trattare con la clientela, principalmente turisti che in modalità vacanziera diventano adepti del mantra Voglio-Esigo-Pretendo. 
Durante l'università avevo lavorato molto su me stessa, per cercare di trovare il lato positivo in ogni cosa e ce la facevo pure! Si tratta del ben noto Sistema Pollyanna. :) 
La Stagione però, anche oggi, mi ha portato in pericolose ricadute di sarcarmo e poca tolleranza, causata da piccolezze come la pretesa di un doppio omaggio da parte dei clienti (perché? Che qualcuno mi spieghi come si fa ad avere la faccia tosta a chiedere due regali, non puoi per piacere apprezzare che già te ne abbiamo fatto uno non previsto?) o gente che non legge le parti in grassetto e al centro delle carte che firma (oh, mica parliamo delle note a piè di pagina, la parte centrale, scritta a caratteri più grandi!) e poi si offende accusandoti di poca correttezza? 
Comunque, ci sto lavorando, l'articolo di Lifehacker "If your jobs sucks, it might be your fault; let's fix that" mi ha riportato con i piedi per terra, da domani atteggiamento buddista (alla peggio mi darò fuoco per protesta). 
Promesso.

Ps. Rendo noto da subito. Per la scrivente Jane Austen - anche detta Nostra Signora Jane Austen, sempre sia lodata - è una delle basi della letteratura europea e merita numerose riletture annuali.

giovedì 30 agosto 2012

Un... punto per volta

Aspettando Natale!
Qui mi devo confessare. Io adoro l'Avvento più che il Natale in sé. Mi piace l'idea di attesa, acquistare i regali concentrandomi sulle necessità dei destinatari. Mi piace perché è un nuovo inizio, io ho sempre bisogno di nuovi inizi. (Su questo ritornerò più avanti)

Date le premesse, la sezione dedicata al punto croce non poteva che iniziare con un ricamo adeguato, un calendario dell'Avvento! 
Si tratta di questo kit della Permin of Copenhagen, che ho comprato lo scorso ottobre presso lo stand di Casa Cenina alla fiera Abilmente di Vicenza e che spero di concludere entro breve! 
Per il momento questi sono i miei progressi:



Siccome ormai è chiaro che non sono in grado di seguire un progetto per volta, ho deciso di imbarcarmi in una nuova avventura, ma in compagnia questa volta! Un SAL! Per chi, come me, ha la tentazione di cercare SAL su Google per capirne di più (non c'è nemmeno su Wikipedia), si tratta di un acronimo per Stitch A-Long, un ricamo fatto in compagnia, virtuale, con scadenze precise. 
Per il mio primo SAL ho scelto quello Calorico di Elisa di Mettiamoci una crocetta sopra! è a tema natalizio, ça va sans dire. Sono un po' in ritardo, l'inizio è sabato e mi manca ancora la tela e la maggior parte dei colori. Ma ce la farò!

Ora torno alla tesi, il lavoro mi chiama!

mercoledì 29 agosto 2012

Una pagina per volta

La necessità di procede un passo per volta non è data solo dalla corsa (sì, lo so che sto solo camminando velocemente, ma dire corsa mi esalta!) come indicato ieri, ma anche dall'aver intrapreso mille impegni in una volta sola.
Non sono una madre di famiglia, né una moglie, nemmeno vivo da sola.
Semplicemente, ho quasi 27 anni, vivo ancora a casa e sto cercando di concludere il mio percorso universitario combinandolo con il lavoro a tempo pieno.

Sì, lo so, sono fuoricorso. Terribilmente.

Vi spiego le origini del mio sopravvalutarmi, in modo che capiate che non è un impulso del momento, ma un serio "difetto" da risolvere.
Abito in una località turistica, quindi durante le superiori ho sempre lavorato in estate. Idem durante la laurea triennale, dove nel massimo del mio autolesionismo mi sono ritrovata (anche se per un breve periodo) a lavorare la mattina al call center dell'università, il pomeriggio a seguire le lezioni, e i weekend a lavorare full time a casa, fino a maggio, quando iniziavo a lavorare tutta la settimana e studiare la sera. Mi sono laureata nella sessione autunnale, quindi in corso.
Cinque giorni dopo la laurea mi sono iscritta alla specialistica in un'altra città. A causa delle varie riforme universitarie il mio corso non aveva una specialistica diretta, ma la cosa più fattibile nel mio caso era iscrivermi in un'altra università, ad un corso simile, ma dove secondo il professore di riferimento avrei avuto "due o tre" esami di debito. I suddetti esami sono diventati sei. Nessun problema, imbarchiamoci in questa nuova avventura fuori casa.
Durante la specialistica ho avuto l'occasione di iscrivermi ad un master di un anno e mezzo che mi dava la possibilità di trascorrere un semestre all'estero. Bene, perché non cercare di seguire due corsi contemporaneamente? (sì, avevo dimenticato i sei esami in più).
Nel frattempo, la specialistica si allungava, perché dopotutto le ore in una giornata sono 24.
Terminato con profitto il master, mi si presenta l'occasione di lavorare a tempo pieno. Visto che con le tasse universitarie e il mantenermi all'estero (e nel resto del tempo fuori sede) i miei risparmi avevano iniziato a scendere, e vista la situazione economica, ho preso la palla al balzo.
Ovviamente lavorando 45-48 ore settimanali i tempi per studiare si riducono, e pure la mia forza fisica.
Capita poi l'intoppo. L'esame che non riesco a superare. Maledetto. L'ho tentato cinque volte, fino a passarlo. Questo esame ha una storia piuttosto particolare, che merita un post a parte.
Ora sono in tesi (la terza della mia vita), e cerco di arrancare verso la fine, se non altro per scrivere un lavoro dignitoso, anche se l'obiettivo è quello di non pagare le tasse universitarie ancora una volta.

Eccomi allora, nel giorno libero dal lavoro (piccola particolarità, il lavoro occupa anche tutti i miei weekend da febbraio e ottobre, con somma gioia del moroso a distanza) in biblioteca, a cercare di portare avanti la tesi.

Un passo per volta? Sì, forse dovrei imparare a farlo.

martedì 28 agosto 2012

Iniziare con il piede giusto

Non so se a funzionare sia stato lo stimolo del blog, del dover rispondere delle mie azioni in questa paginetta, ma è successo un prodigio. 
Dopo un mese di sveglie puntate - e spente - finalmente ce l'ho fatta. 
Ore 6.45 scatta la sveglia. Un solo snooze e alle 6.55 ero in piedi. 
Ore 7.04 ed ero fuori di casa. 
Scarpe da ginnastica ai piedi, pantaloncini e maglia a maniche lunghe, perché Beatrice ha funzionato, e c'era una certa arietta fresca, un bijou!
Ipod nelle orecchie, e mi sono fiondata in spiaggia. Da qualche mese a questa parte ho iniziato ad andare a correre. Ad essere sincera a camminare velocemente, perché ancora non riesco a correre solamente. 
Durante le ultime settimane i miei allenamenti si erano interrotti, così oggi ho percorso solamente 4 km in 32 minuti, però con una dignitosa media di 7,5 km orari! 
La cosa positiva è che camminare prima di una giornata lavorativa mi lascia ancora carica di energie la sera!

Correre è uno degli argomenti che riguardano questo blog, più precisamente il mio obiettivo è quello di rendere la corsa una routine, migliorare la mia resistenza fino a rendere possibile un allenamento di sola corsa, senza le pause in cui il mio fegato mi rende dolorosamente consapevole della sua presenza.

Per dovere di cronaca, questa è la spiaggia dove vado a correre:


lunedì 27 agosto 2012

Dichiarazione d'intenti

Questo blog nasce perché ho la tendenza ad affrontare troppe cose contemporaneamente, senza essere una maga del multitasking. In linea teorica, aprire un blog non è una scelta saggia, perché si tratta di un altro impegno da seguire. Tuttavia, questa pagina rappresenterà un modo per essere responsabile delle mie azioni e dei miei obiettivi, verranno definiti i passi fatti per arrivare al traguardo.
Un passo per volta, appunto.